Una frase in particolare ci ha molto colpito dell’intervista della scorsa settimana a Joe Di Siena (leggi) rispetto all’attuale situazione del Marketing. Joe ci ha raccontato: “Una domanda che mi faccio costantemente è: ‘Ma se tutti insegnano Marketing, chi sono quelli che Fanno Marketing?’. A tal proposito, però, c’è un motto che un mio caro mentore mi disse tempo fa, che dovrei quasi tatuarmi: ‘Osserva ciò che la gente fa, non ciò che la gente dice!’.
Un consiglio quasi banale ma, se ci rifletti, quante volte restiamo incantanti dalle parole? Parole che, spesso, non trovano corrispondenza nei fatti. Per fidarti delle persone giuste, devi semplicemente osservare.
Insegnano Procedure per Landing Page? Chiediti se poi Vendono, con quelle Landing Page. Insegnano Copy, e poi usano un Copy scritto da un freelance, anche mediocre? C’è un problema.
Insegnano come creare un Business Online e hanno Membership, Landing e Struttura del corso che sembrano redatti da un bambino di quinta? Qualcosa non torna”.
Ed è proprio rispetto ai cambiamenti ai quali stiamo assistendo che dovremmo interrogarci anche su cosa fare rispetto all’evoluzione che sta prendendo il mercato. Ancora una volta è Joe a darci qualche dritta: “Sono convinto che molte realtà imploderanno. Una di queste è proprio l’Advertising, che sarà sempre meno accessibile e alla mercè di pochi.
I grandi diverranno sempre più grandi, e i piccoli scompariranno del tutto. Ovviamente più selezione significa più competenza, e questo non è poi così male.
Tuttavia credo fermamente che nuove piattaforme prenderanno il sopravvento, e i nuovi modus operandi verranno ribaltati a loro volta. E credo che dovremmo essere più aperti alla cooperazione e allo scambio di traffico piuttosto che comprare traffico “un tanto al kg”, e sempre dagli stessi salumieri. Inizia a fare JV Marketing!.
Dovremmo fare Co-registration e pagarci Lead tra partner (tecnica molto utilizzata in USA ma che qui stenta a sbocciare, un pò a mio avviso anche per una questione culturale… ma presto sarà un must), piuttosto che suicidarci sulle major traffic source.
Dovremmo iniziare ad investire in piattaforme oggi viste come secondarie, e padroneggiare quelle fonti di traffico”.