
Che ti piaccia o no oggi Il processo d’acquisto passa attraverso il web e pensare di non fare Content Marketing è pura utopia.
Sono sempre di più le aziende B2B e B2C che utilizzano il Content Marketing per attirare nuovi clienti online, oltre che per aumentare la brand awareness, l’engagement e accrescere la propria reputazione.
Ma a cosa serve realmente il Content Marketing? Perché è così importante creare delle strategie di content marketing? Quali sono le fasi necessarie per iniziare a farlo bene?
Di questo e molto altro parleremo nell’articolo di oggi offrendoti una guida completa per creare una strategia efficace di lead generation basata su contenuti di valore.
Se prendiamo in considerazione la definizione del Content Marketing Institute possiamo comprendere da subito cos’è il Content Marketing:
“Una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia”.
Ci sarà un motivo per cui aziende B2C e B2B lo utilizzano ed è stato confermato negli anni che questo strumento sia una delle soluzioni più efficaci per aumentare la conoscenza e reputazione del brand, creare engagement con i clienti, generare lead e aumentare le vendite.
Sicuramente avrai sentito almeno una volta nella vita la nota frase di Bill Gates “Content is King” pronunciata del 1996 è ancora molto valida.
Contenuti di valore pubblicati online hanno il potere di accrescere la reputazione online e conferire autorevolezza al brand. Hanno anche un importante ruolo nel posizionamento SEO sui motori di ricerca (e non ti nascondiamo che questo articolo è stato scritto anche per questo motivo).
Quali sono i contenuti che riguardano il Content Marketing? La lista è lunga e potenzialmente quasi infinita:
Per quanto possa sembrare facile e intuitivo realizzare questi contenuti, non è così semplice nella pratica farlo con un piano chiaro e sostenibile a lungo termine. Di questo ne parleremo a breve.
Hai almeno 7 buoni motivi per affidarti al content marketing:
Partiamo dalle basi: le aziende B2B sono quelle che offrono servizi ad altre aziende, mentre nel B2C si rivolgono direttamente al consumatore.
Entrambe utilizzano Il Content Marketing ma è chiaro che lo fanno in due modi differenti. Un conto è parlare alle aziende e un altro è farlo ai consumatori finali.
Analizziamo le differenze e le similitudini tra i due approcci.
Il B2B punta sulla lead generation, ovvero sulla creazione di un numero limitato di contatti utili, cioè con un reale interesse verso i servizi proposti. I piani di contenuti sono spesso veicolati attraverso LinkedIn e si fa largo uso di contenuti “gated”, accessibili previa registrazione.
Nel B2B sia l’argomento che il tone of voice e del contenuto dovranno essere tecnici e formali. Da un lato deve rispondere ai bisogni delle potenziali aziende clienti e dall’altro accreditarsi come leader di settore.
Anche nel B2C si parte dalla brand awareness ma i contenuti mirano più all’engagement, a stupire e coinvolgere l’audience, cercando di ottenere condivisioni, commenti e altro.
Il Content Marketing B2C è dunque di stampo più emozionale e punta, come ultima parte del funnel, alla conversione, attraverso opportune call to action (iscrizione a una newsletter o a un sito, un nuovo like o follower, tutte attività che aiutano a conoscere meglio i clienti e ad aumentare le vendite.
Partiamo da un concetto fondamentale: qualsiasi contenuto, su qualunque media deve avere uno di questi obiettivi: educare, ispirare, divertire, convincere.
Produrre contenuti efficaci e accattivanti è un lavoro complesso e non si può improvvisare. Per questo è fondamentale elaborare una precisa strategia editoriale, strettamente legata agli obiettivi commerciali e di posizionamento dell’azienda.
Ecco perché esiste la figura del Content Marketing Manager: un responsabile della strategia dei contenuti.
Ecco quali sono gli step fondamentali per la tua strategia di Content Marketing:
L’ultima fase della strategia di content marketing misura il lavoro e quali sono stati i risultati. Gran parte di questi ultimi dipende dagli obiettivi: ci sono azioni di content marketing più semplici, altre più complesse da misurare.
Una cosa è certa: l’importante è definire i KPI.
Quando analizzi i dati non ti occupi solo di creare grafici e report per valutare la tua attività. Devi aggiustare ciò che hai fatto, devi migliorare la tua attività di content marketer per ottimizzare il lavoro svolto.
In questi casi è interessante il ciclo di Deming, un processo che chiama in causa la circolarità: ogni attività affronta sempre continue verifiche volte al miglioramento.
Qual è il metodo migliore per imparare a creare strategie di content marketing efficaci? Non esiste!
Hai però una possibilità, quella di imparare da chi ha avuto successo e guardare come hanno fatto.
Ecco alcuni esempi di Content Marketing fatto bene.
America Express mette in campo uno degli esempi di content marketing di successo attraverso un Open Forum dedicato ai piccoli business. Un chiaro esempio di progetto di user generated content. L’idea è quella di mettere in relazione persone che condividono la stessa necessità: fare qualcosa in più per la propria azienda.
Il video branding (o video content marketing) è indubbiamente uno degli strumenti più efficaci per sviluppare la brand identity.
Ne abbiamo parlato in un articolo dedicato al video marketing sottolineando la possibilità di trasmettere i valori, le emozioni, la storia e le caratteristiche che rendono un marchio unico sul mercato attraverso la forma del video.
Se c’è un’azienda che è capace di raccontare la propria brand identity e di utilizzare il content marketing con successo attraverso gli spot questa è sicuramente Netflix.
Non ci sono dubbi: il tone of voice amichevole ed irriverente di Netflix permette a quest’ultima di intrattenere i propri followers a suon di meme ed interviste inedite.
Abbiamo già parlato delle migliori 5 campagne pubblicitarie del re dello streaming.
Tra queste sicuramente la pubblicità “Tudum” è quella che meglio racchiude il concetto di brand identity.
A partire dalla sua logline “Quando una grande storia sta per cominciare, lo senti”.
Prima dell’inizio di ogni serie, film o documentario, Netflix intona un suono inconfondibile, il suo suono distintivo. E lo spettatore sa che ascoltando quel suono, sta partendo un nuovo episodio della sua serie preferita.
In questo spot non servono parole, è il Tudum a parlare. I protagonisti si ritrovano coinvolti in potenziali scene da film, come un telefono pubblico che inizia a suonare improvvisamente, luci sospette che illuminano un garage al calar del sole o un bosco spaventoso in cui non c’è campo per chiamare aiuto.
Sembrano tutte situazioni che si possono trovare facilmente in una qualsiasi serie Netflix, per questo uno dei personaggi coinvolti nella scena pronuncerà la parola “Tudum”, sancendo l’inizio di una storia incredibile.
Un esempio di digital content marketing per blog? La creazione di contenuti testuali molto approfonditi che vanno dai long form content, articoli lunghi e dettagliati, ai vari ebook da scaricare. Questi contenuti fungono da lead magnet (incentivo gratuito) per ottenere contatti di persone interessate se, ad esempio, vuoi scaricare i PDF free. Il case study è quello di Seth Godin con Unleashing The Ideavirus, forse l’ebook gratis più famoso al mondo.
Creare dei webinar per attirare potenziali clienti. Semrush coinvolge influencer per creare appuntamenti online che attirano e coinvolgono il pubblico attraverso la condivisione di conoscenze e l’interazione. Con questi appuntamenti c’è un processo di lead generation che consente al pubblico di seguire l’esperto e di porre domande attraverso i tool per organizzare i webinar.
Unisciti a noi per ricevere le news e conoscere i nuovi trend del Digital Marketing e del Growth Hacking! Centinaia di utenti stanno già ricevendo idee, strategie e contenuti per crescere online. Cosa aspetti? Unisciti a loro e iscriviti ora!
Purtroppo il 71% delle aziende utilizza ancora la propria pagina web come principale canale di marketing, poco meno della metà il digital advertising e i social. Queste aziende non sanno che i potenziali clienti sono altrove: il 22% dei consumatori è sui social e il 36% si sta occupando delle email o sta cercando qualcosa su Google. Un buon 42% sta leggendo un articolo o guardando un video.
Ora che hai letto questo articolo rispondi a questa domanda: sei ancora sicuro di poter sopravvivere senza il Content Marketing?
Secondo il Content Marketing Institute è una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita – con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia.
Quali sono i contenuti che riguardano il Content Marketing? La lista è lunga e potenzialmente quasi infinita:
Partiamo da un concetto fondamentale: qualsiasi contenuto, su qualunque media deve avere uno di questi obiettivi: educare, ispirare, divertire, convincere. Produrre contenuti efficaci e accattivanti è un lavoro complesso e non si può improvvisare. Per questo è fondamentale elaborare una precisa strategia editoriale, strettamente legata agli obiettivi commerciali e di posizionamento dell’azienda. Ecco perché esiste la figura del Content Marketing Manager: un responsabile della strategia dei contenuti.
Hai almeno 7 buoni motivi per affidarti al content marketing:
Perché funziona
Il contenuto cerca le persone
Arrivi a tutti con i contenuti
Trovi nuovi clienti (online e offline)
Conquisti la fiducia
Crei e generi conversazioni
Una questione di valori
Abbiamo dedicato un po’ del nostro tempo a mettere per iscritto uno tra i lavori di cui andiamo più fieri.
Vuoi ottenere gratis una strategia utile a far crescere il tuo fatturato online?
Sono 15 minuti di lettura ricchi di spunti utili.
Scaricala subito.